Palazzo Nicolosio Lomellino
Se con Bernardo Strozzi, agli inizi del Seicento, le scintille coi proprietari d’allora – i Centurione – portarono a celare gli affreschi riscoperti solo negli anni Duemila, ben diversa fu la fortuna degli interventi di Domenico Parodi, circa in secolo dopo. E così siamo ancora oggi accolti a palazzo dall’incredibile ninfeo che collega, con un “salto” d’oltre otto metri, il giardino all’atrio, mentre nei saloni la magia della pittura imita il marmo e la pietra con una sapienza che solo il figlio di uno scultore straordinario poteva sperare d’ottenere.