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Palazzo Ducale – “La mostra che non c’è: Ritratto di famiglia. In Scozia

Palazzo Ducale – “La mostra che non c’è: Ritratto di famiglia. In Scozia

Questo dipinto di Antoon van Dyck è uno dei più emblematici della sua stagione genovese. Per secoli lo hanno ospitato le pareti affrescate del palazzo Lomellini Patrone, in Largo della Zecca, a Genova, ma adesso per vederlo dovreste andare sino a Edimburgo. Un viaggio che varrebbe la pena fare: il perché, ve lo raccontiamo noi.

Museo Diocesano

Museo Diocesano

Tra gli antenati dei jeans genovesi, i teli della Passione (di proprietà MIC in deposito al Museo Diocesano) sono stati realizzati a partire dal 1538 in lino tinto con indaco e dipinto a tempera bianca; costituivano una piccola cappella per la Settimana Santa per l’Abbazia di San Nicolò del Boschetto. Un’immersione di grande fascino in un colore che attira l’uomo verso l’infinito.

Abbazia di San Nicolò del Boschetto

Abbazia di San Nicolò del Boschetto

Arrampicata sui contrafforti della Val Polcevera, l’Abbazia domina dal XIV secolo l’antica via di comunicazione verso la Lombardia. Luogo fondato dai Grimaldi, arricchito dai Doria, desiderato dagli Spinola come ultima dimora, ospitò uomini illustri come Re Luigi XII di Francia e racconta – ancora oggi – lo straordinario linguaggio scultoreo della Liguria del Quattrocento, accanto a “giganti” della pittura del Cinquecento come Giovanni e Luca Cambiaso.

Il Colombo Giovinetto di Monteverde

Il Colombo Giovinetto di Monteverde

Nella loggia del Castello del Capitano De Albertis – oggi Museo delle Culture del Mondo – è collocata una delle sculture più interessanti e di successo dello scultore ottocentesco Giulio Monteverde: il Colombo Giovinetto. Monteverde – da genovese d’adozione – seppe interpretare con una raffinatezza e un intuito straordinario la forza del pensiero del navigatore, mescolando con efficacia di grande successo, l’afflato romantico ormai al tramonto e il nuovo naturalismo “borghese” che si apprestava a dominare la cultura figurativa europea.

Cristoforo Colombo. L’uomo

Cristoforo Colombo. L’uomo

Quali sono le origini di Cristoforo e quale il suo ambiente formativo? Le relazioni con Genova saranno sempre un punto nodale per la vita del navigatore e questo si evidenzia – con forza – sino dagli anni giovanili, in una accanita sperimentazione dell’arte marinara. E poi la relazione con le famiglie della Superba: un legame che sarà fondamentale per il futuro Ammiraglio, ma che andrà ben oltre la vita terrena di Cristoforo.

Cristoforo Colombo. Il viaggio

Cristoforo Colombo. Il viaggio

Mettere a punto qualcosa che per tutti è una follia rappresenta qualcosa di impensabile. Convincere i potenti della terra a “sponsorizzare” questa follia, forse è ancora peggio. Ma alla base di questo progetto sta soltanto l’azzardo, un folle sogno o – al contrario – c’è uno studio attento e una preparazione che deriva da una solida esperienza?

Cristoforo Colombo. Il mito

Cristoforo Colombo. Il mito

L’incontro con un Mondo del tutto nuovo è qualcosa di totalmente inaspettato. Per Cristoforo, innanzitutto. Ma anche per chi si appresta a mettere le mani su questa “scoperta” e trarne profitti e vantaggi. Colombo mostra qui i suoi limiti: un navigatore difficilmente saprà gestire anche situazioni di conflitto, amministrazione della giustizia, governo degli uomini. Di Colombo rimane – in molti casi – un “mito”, noi proveremo – invece – a leggerne la storia.